sabato 3 settembre 2016


Domenica, 4 settembre 2016, negli ambienti di Palazzo Buonanni, a Cervinara, si terrà l’inaugurazione di “Antologia”, mostra di Gianmarco Biele, Vincenzo D’Argenio, Flaviano Esposito e Valentina Argia Socievole, a cura di Luciana Berti e Mario Francesco Simeone. La collettiva, nell’ambito della sezione d’arte contemporanea di Cervinarte Festival 2016, presenta una serie di opere inedite, allestite in dialogo con le peculiarità architettoniche e le suggestioni dell’antica abitazione.
La mostra, visitbaile fino al 18 settembre, si configura come una raccolta di brani visivi, realizzati in seguito a un’intensa collaborazione tra gli artisti e prendendo spunto dalla “Corona”, una raccolta di epigrammi composta intorno al 100 a.C. dal poeta Meleagro di Gadara, che riunì i testi di quarantotto autori di stile alessandrino, tra i quali Saffo, Alceo, Callimaco. Ogni poesia era accompagnata da un testo dedicato a un fiore, paragonato da Meleagro allo stile del poeta, così la raccolta fu conosciuta anche con il nome di “Antologia”, termine composto da anthos, fiore, e legein, scegliere. Come le poesie alessandrine, le opere esposte aspirano alla leggerezza e si pongono in continuità con “Cervinaria”, la mostra presentata in occasione della scorsa edizione di Cervinarte, esito di un periodo di residenza degli artisti a Cervinara. “Antologia” segna una continuità e si pone come un nuovo momento di riflessione sulla struttura narrativa dell’opera d’arte. Se in “Cervinaria” il racconto si presentava coeso e in fieri, seguendo gli schemi di un’impostazione diegetica, in “Antologia” le sequenze visive attraversano liberamente lo spazio espositivo, lasciando il compito di costruire la storia alla percezione individuale del visitatore. La mostra diventa una proposta al pubblico che, dopo il coinvolgimento attivo nella costruzione della “forma del racconto” della scorsa edizione, è invitato ad attraversare gli ambienti di Palazzo Buonanni, alla scoperta di storie diverse per forma e contenuto, libere dalla tensione del racconto circolare.